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Servo di Dio Jean Jacques Gérentes Sacerdote e martire

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La Vialette, Francia, 12 marzo 1767 – Le Puy-en-Velay, Francia, 16 febbraio 1794

Jean Jacques Gérentes nacque a La Vialette, sotto la parrocchia di Laussonne, il 12 marzo 1767. Dopo l’ordinazione sacerdotale, non aveva ricevuto alcun incarico diocesano. L’11 dicembre 1793 fu arrestato nel villaggio di Mendigoules, ospite di un contadino del posto, Mathieu Poinas, e della moglie di lui. Dopo tre settimane d’attesa, venne condannato alla pena capitale per non aver prestato giuramento sulla Costituzione Civile del Clero. I suoi benefattori, invece, vennero deportati e privati dei loro beni. Fu ghigliottinato lo stesso giorno della condanna, il 16 febbraio 1794, a Le Puy-en-Velay, in place du Martouret. Nella stessa circostanza venne decapitato anche l’abbé Claude de Talode du Grail. I due sacerdoti sono stati inseriti in un gruppo di ventiquattro fedeli della diocesi di Le Puy-en-Velay, uccisi durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese. Il processo diocesano sul loro presunto martirio in odio alla fede è stato aperto il 7 agosto 2019.



Jean Jacques Gérentes nacque a La Vialette, sotto la parrocchia di Laussonne, il 12 marzo 1767. Fu battezzato lo stesso giorno nella chiesa parrocchiale.
Fu ordinato sacerdote da monsignor Marie-Joseph de Galard de Terraube, vescovo di Viviers, prima che questi partisse per l’esilio. Aveva infatti scelto di non prestare giuramento di fedeltà alla Costituzione Civile del Clero, a cui il governo francese obbligava sacerdoti e vescovi.
Non aveva ancora ricevuto alcun incarico diocesano quando, l’11 dicembre 1793, fu arrestato nel villaggio di Mendigoules, non lontano da Tence, ospite di un contadino del posto, Mathieu Poinas, e della moglie di lui, Isabeau Dufour. Probabilmente voleva andare a Tence per incontrare il signor de Rachat, al quale monsignor de Galard aveva affidato l’amministrazione della diocesi in sua assenza.
Venne condotto a Le Puy-en-Velay dalla Guardia Nazionale insieme ai suoi benefattori. Dovettero restare tre settimane in attesa di giudizio. Il 16 febbraio 1794, infine, il sacerdote venne condannato alla pena capitale per non aver prestato nessuno dei giuramenti a cui l’obbligavano le leggi. Il contadino e la moglie, invece, vennero deportati e privati dei loro beni.
L’abbé Gérentes venne ghigliottinato lo stesso giorno, a Le Puy-en-Velay, in place du Martouret. Nella stessa circostanza venne decapitato anche l’abbé Claude de Talode du Grail.
I due sacerdoti sono stati inseriti in un gruppo di ventiquattro fedeli della diocesi di Le Puy-en-Velay, uccisi durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese. Il processo diocesano sul loro presunto martirio in odio alla fede è stato aperto il 7 agosto 2019.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2020-07-14

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