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Beato Rinaldo di Montolmo

24 gennaio

† Montolmo (oggi Corridonia), Macerata, 1220

Appartenente alla nobile famiglia dei Pampinoni, lasciò l'agiatezza della sua casa per dedicarsi al servizio dei poveri e dei bisognosi nell'ordine ospedaliero dei Crociferi, fondato da laici alla fine del XII secolo. Fu amato dai suoi concittadini e dai suoi confratelli, che dopo la sua morte ne promossero il culto. Morì nel 1220 e fu beatificato nel 1309. La chiesa dell'ospedale dei Crociferi di Montolmo, dove Rinaldo aveva svolto la sua attività caritatevole, fu trasformata in un'abitazione civile nel 1804.



Il beato Rinaldo di Montolmo si ritiene appartenesse all’antica e nobile famiglia corridoniana dei Pampinoni. 
Viene qualificato quale confessore dell’Ordine dei Crociferi  che, lasciò l'agiatezza della sua casa per servire gli ammalati, i feriti, i poveri e tutti i bisognosi di assistenza svolgendo la sua attività caritatevole principalmente nel paese dove era nato.
Il beato Rinaldo faceva parte dell’ordine ospedaliero dei Crociferi che erano stati confermati da Papa Alessandro III nel 1169 e disciolti nel 1656 al tempo di Alessandro VII.
I Crociferi nascono dall’esigenza di quei numerosi i laici, che verso la fine del XII secolo, cercavano forme di vita più consone a un cristianesimo autenticamente praticato. Questo
nuovo ordine religioso che aveva il riconoscimento papale, ha la croce quale segno e titolo caratteristico e  nel nome della stessa croce, ogni aderente si consacra al servizio dei poveri.
Rinaldo fu amato e stimato dai suoi concittadini, dai suoi confratelli e dai suoi superiori che dopo la sua morte ne promossero il suo culto.
Morì nel 1220 e fu beatificato nel 1309 con rito vescovile.
L'Ospedale dei frati Crociferi di Montolmo che si trovava appena fuori le mura castellane, nelle adiacenze di Porta San Donato, aveva annessi anche la chiesa e il convento.
È certo che dopo la beatificazione di Rinaldo la chiesa del convento-ospedale avesse preso il suo nome.
Nel 1804 il vescovo di Fermo, mons. Cesare Brancadoro, ordinò che l'immobile venisse trasformato in un'abitazione civile lasciando disperdere quadri, oggetti sacri ed arredi.
L’immagine di Rinaldo ricostruita da una pittrice locale nel 2002 è conservata all'interno della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Corridonia.
Sono rimaste alcune citazioni sul beato Rinaldo.
Il Ricci nelle sue “Memorie storiche” parla della chiesa intitolata a Rinaldo esistente nei sobborghi di Montolmo, mentre negli Acta Sanctorum dei Crociferi è citato come “De Rainaldo Ord. Crucigerorum in Piceno”.
Secondo Filippo Ferrari esisteva una chiesa intitolata al beato Rinaldo nella diocesi di Macerata, dove si ricordava e festeggiava il beato nel giorno 24 gennaio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2020-06-25

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