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> Home > Sezione Chiese Orientali Ortodosse > Santa Cira Ivanovna Obolenskaja Condividi su Facebook Twitter

Santa Cira Ivanovna Obolenskaja Martire

(Chiese Orientali)

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6 marzo 1889 - 17 dicembre 1937


Kira Ivanovna Obolenskaja appartiene all’antica famiglia nobiliare russa degli Obolenskij. Nasce il 6 marzo 1889. A dieci anni entra nel collegio Smol’nyj, istituto riservato alle ragazze di nobile famiglia, famoso per la serietà degli studi e la severità dell’educazione. Chi terminavo lo Smol’nyj riceveva il diploma per insegnare nelle scuole elementari e medie. Nell’attestato rilasciatogle al termine degli studi il 26 maggio 1904 si può leggere: “L’educatrice principessina Kira Ivanovna Obolenskaja che ha terminato il corso completo delle sette classi, durante la permanenza in questi istituto ha ottenuto la seguente votazione: comportamento, ottimo; religione, ottimo; letteratura, ottimo; lingua francese, bene; lingua tedesca, molto bene; geografia, molto bene; scienze naturali, ottimo; matematica, molto bene; pedagogia, ottimo.”
Conseguito il diploma Kira Obolenskaja per sette anni si dedica all’insegnamento in case private. Dopo questa esperienza passa alle scuole pubbliche dove svolge il suo lavoro con grande amore e semplicità. Nel 1920 insegna gratuitamente in una scuola per i poveri.
Durante la prima guerra mondiale Kira perde due fratelli, Vadim e Boris caduti sul fronte. Nel 1916 inizia i ‘corsi superiori di lingua francese che le permetteranno l’insegnamento della lingua nelle scuole medie. Nel 1920 muore il padre e il fratello Pavel viene arrestato. Riuscirà a scappare dagli arresti e rifugiarsi a Parigi.
Il primo arresto di Kira è del 14 settembre 1930, Con lei sono arrestati N. P: Durnovo e O. P. El’ben. Vengono accusati non perché abbiano compiuto qualche cosa contro la legge, ma per quello che avrebbero potuto compiere. Nell’atto di accusa si legge: “Gli imputati sono potenzialmente una base ideologica per la controrivoluzione interna ed estera non ancora da noi definitivamente sradicata”. Durante l’interrogatorio Kira risponde francamente: “Io non appartengo a quel settore della gente che sostiene il potere sovietico. I miei disaccordi, nei confronti della costituzione, partono dal problema della divisione della Chiesa dallo stato. Io sono in accordo con la gente che sostiene la purezza dell’ortodossia. Rifiuto di essere in accordo con le direttive del governo sovietico. Credo di dover essere leale nei confronti del potere sovietico, perchè offro il mio servizio e ne ricavo una certa tranquillità sociale … Non sono d’accordo con la politica del potere sovietico che riguarda l’agricoltura del paese. Considero ingiusta la lotta contro i contadini Kulaki; considero la politica oppressiva, come il terrore e simili misure indegna di uno stato che si ritiene umanitario e civile.”
In difesa di Kira interviene perfino la sorella di Lenin Anna Elizarova Ul’janova che assicura dell’onestà dell’imputata e ne chiede l’immediata liberazione. Invano. Il 15 gennaio 1931 Kira Obolenskaja viene condannata a 5 anni di lager. Viene liberata prima del tempo nel 1934 con l’obbligo di vivere oltre i 101 Kilometri da Leningrado. E’ nuovamente arrestata il 21 ottobre 1937.
Kira Ivanovna Obolenskaja è fucilata il 17 dicembre 1937.


Autore:
Padre Romano Scalfi


Fonte:
www.culturacattolica.it

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Aggiunto/modificato il 2020-05-08

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