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Beato Raffaele Alcocer Martínez Sacerdote benedettino, martire

5 ottobre

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Madrid, Spagna, 29 ottobre 1889 - La Elipa, Spagna, 5 ottobre 1936

Padre Rafael Alcocer Martínez, membro della comunità benedettina di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, fu colui che avvisò gli altri confratelli dell’inizio della guerra civile spagnola. Dopo la dispersione della comunità, si rifugiò in casa di un suo amico libraio, ma venne scoperto e fucilato presso La Elipa il 4 ottobre 1936; aveva 48 anni. È stato beatificato a Madrid il 29 ottobre 2016, insieme ad altri tre confratelli del suo stesso monastero. I loro resti mortali sono venerati nella “sacrestia dei Martiri” della chiesa di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, in calle de San Bernardo 79.



Juan Rafael Mariano Alcocer Martínez nacque a Madrid, in calle San José, il 29 ottobre 1889 e ricevette il battesimo nella parrocchia madrilena di San Sebastiano.
A vent’anni entrò nel noviziato dell’Abbazia benedettina di San Domenico di Silos, ma dovette uscirne temporaneamente per prestare servizio militare a Ceuta. Tornato a Silos, emise la professione monastica il 6 aprile 1915 e venne ordinato sacerdote a Burgos il 25 agosto 1918.
Laureato in Lettere e Filosofia, scrisse numerose opere letterarie e godette fama di essere un buon oratore. Dal 1926 risiedette nel priorato di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, sotto la guida del padre priore José Antón Gómez.
Fu lì che, il 17 luglio 1936, venne a sapere che il giorno prima si era verificato il sollevamento (“alzamiento”) della guarnigione di Melilla, avvenuta il giorno precedente e diede l’avviso ai confratelli: era l’inizio della guerra civile. Due giorni dopo, il 19, fu data alle fiamme l’allora cattedrale di Sant’Isidoro.
A quel punto, il priore ordinò che la comunità si disperdesse di nuovo, come già nel 1931, ma nelle ore seguenti i monaci tornarono più volte. Solo quando i miliziani comunisti occuparono il monastero, saccheggiando la chiesa, i legittimi abitanti non poterono più rientrare.
Padre Rafael riparò dunque in casa di un suo amico, che faceva il libraio, in calle Alberto Aguilera. Venne scoperto e condotto all’Ateneo Libertario in calle Ferraz. Il 4 ottobre 1936 venne fucilato a La Elipa; aveva 46 anni.
I suoi resti mortali sono conservati nella cosiddetta “sacrestia dei Martiri” nella chiesa di Nostra Signora di Montserrat a Madrid, in calle de San Bernardo 79. Nello stesso luogo sono venerati anche i resti di altri tre suoi confratelli dello stesso monastero, morti nella medesima persecuzione: il priore José Antón Gómez, Antolín Pablos Villanueva, e Luis Vidaurrázaga González. Tutti e quattro, uniti in una medesima causa, sono stati beatificati il 29 ottobre 2016 a Madrid.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2016-10-29

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