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Beata Maria di Montserrat (Giuseppa Pilar García e Solanas) Vergine e martire

23 luglio

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† Barcellona, Spagna, 23 luglio 1936

Madre Maria di Montserrat (Giuseppa Pilar García e Solanas), nacque in Aniñon (Saragozza) l’8 marzo 1872. All'età di 27 anni entrò nel convento delle Monache Minime di Barcellona, e professò i voti solenni nel mese di novembre del 1899. Fu martirizzata a 64 anni di età e 37 di vita religiosa. Era una monaca molto edificante che si distingueva per la sua umiltà, molto puntuale a tutti gli atti della comunità, caritatevole con tutti, e molto devota della Madonna. Era stata anteriormente superiora della Comunità e si presentò tempestivamente di fronte ai miliziani come la responsabile del gruppo, nel tentativo di mettere in salvo le consorelle, senza preoccuparsi della sua vita. E' stata beatificata il 13 ottobre 2013 con altre consorelle Minime Scalze di San Francesco di Paola.



Nacque l’8 marzo 1872 ad Aniñón, in diocesi di Tortosa, presso Saragozza, figlia di Jorge García Rodríguez e Ángela Solanas Carreras e venne battezzata con i nomi di Josefa Pilar. A ventisette anni, ricevuto il consenso dalla madre poiché il padre era morto, entrò nel convento delle monache Minime di Barcellona, all’epoca in calle del Carmen. Nella dichiarazione informativa sul noviziato, rilasciata prima dei voti perpetui, si dichiarava che «possiede la vocazione religiosa da circa cinque anni e la spinge a professare il suo desiderio di santificazione». Professò i voti solenni nel novembre 1899 e il suo nome da religiosa fu madre Maria di Montserrat.
Due consorelle che la conobbero rilasciarono, nel 1988, alcune testimonianze giurate. Suor Concepción di Gesù riferì: «Si distingueva in tutte le virtù, possedeva una grande simpatia e socievolezza. Era sommamente obbediente e molto caritatevole».
Suor Teresita di Gesù Bambino confermò: «Era molto obbediente, allegra, operosa, socievole. Due volte venne nominata superiora, incarico che svolgeva molto bene. Compiva la funzione di portinaia e noi novizie la soprannominavamo “la Madre del cioccolato”, perché quasi sempre arrivava al noviziato portandoci del cioccolato per fare merenda. Da buona contadina aragonese, quando si allontanava da noi, raccontava sempre qualche barzelletta o qualcosa che ci faceva ridere».
Il periodo preciso in cui fu superiora della comunità fu dal 1919 al 1922 e dal 1925 al 1928. Allo scoppio della guerra civile spagnola, venne costretta ad abbandonare il convento e, insieme a otto consorelle e a Lucrecia Garcia Solanas, sua sorella di sangue, si rifugiò in un edificio vicino, la Torre Arnau.
Alle tre e mezza della notte del 23 luglio, alcuni miliziani, informati da Esteban, il portinaio del convento, assaltarono la torre in cerca di dieci monache. Entrati nella sala da pranzo, videro nove donne che recitavano il Rosario e chiesero chi di loro fosse la superiora. Madre Maria di Montserrat si fece avanti e dichiarò: «La superiora sono io. Cosa volete?». Come detto sopra, non lo era più dal 1928; tuttavia, affermò di esserlo per assumersi la responsabilità di salvare le altre.
«Vogliamo la superiora», ripresero gli altri, «perché ci dia il capitale del monastero». Ribatté: «Sono io, ma non ho alcun capitale. Queste lasciatele in pace. Se dovete farci del male, fatelo a me, perchè sono io la responsabile, ma non a loro. Se volete, uccidete me, ma loro sono innocenti». Nonostante i suoi sforzi, non le venne dato ascolto, neppure quando fece presente che sua sorella Lucrecia, vedova, viveva con loro ma non era una monaca.
Le nove monache e Lucrecia vennero gettate in un camion e, dopo essere fatte scendere, torturate e uccise. Al momento del martirio, madre Maria di Montserrat aveva sessantaquattro anni, di cui trentasette di vita religiosa.
Insieme alle sue compagne di martirio, è stata beatificata a Tarragona il 13 ottobre 2013, inclusa nel più vasto gruppo di cinquecentoventidue martiri caduti durante la guerra civile spagnola.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2013-12-07

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