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Servo di Dio Federico Pezzullo Vescovo

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Frattamaggiore, Napoli, 13 Dicembre 1890 - 10 settembre 1979

Nasce a Frattamaggiore il 13 Dicembre del 1890. Nel 1901 entra nel Seminario di Aversa e dopo gli studi teologici viene ordinato sacerdote il 3 Agosto del 1913. Durante la Grande Guerra (1915-1918) è cappellano militare. Si laurea in Lettere nel 1918 ed ottiene nello stesso anno il titolo di Canonico della cattedrale e di Maestro delle Scuole Catechetiche. E' docente alla Scuola B. Capasso di Frattamaggiore dal 1919 fino al 1923, quando è nominato Preside della stessa scuola. Nel 1930 diviene Rettore del santuario dell'Immacolata e nel 1935 è nominato Rettore del Seminario maggiore della diocesi. Dal 28 Gennaio 1937 fino al 23 Agosto 1970 è Vescovo di Policastro. Muore santamente il 10 Settembre 1979. Il 19 settembre 2007 viene aperto il processo di beatificazione.



Federico Pezzullo nacque il 13 dicembre 1890 a Frattamaggiore (NA) in Diocesi d'Aversa, da Vincenzo e Maria Grazia Ferro, e fu battezzato nella Chiesa di San Sossio.
Nel 1901 fu accolto dal vescovo Francesco Vento nel Seminario di Aversa, ove compì il suo percorso di studio per il sacerdozio. In seminario egli si impegnò nel campo dell'apostolato giovanile e, come giovane diacono, fu assistente spirituale dei Paggi del SS. Sacramento nella Chiesa di Maria SS. Annunziata e di S. Antonio in Frattamaggiore; per quella associazione che si riuniva nell'adorazione quindicinale compose l'inno di San Tarcisio.
Il 3 Agosto 1913 fu ordinato presbitero dal vescovo Settimio Caracciolo e fu socio attivo del Circolo S. Paolo di Aversa, vivendo l'esperienza della Unione Apostolica come mezzo per la santificazione personale e sacerdotale. Il campo della catechesi gli fu congeniale.
Durante la Grande Guerra (1915-18) fu soldato a Pederobba (Treviso), e Cappellano dell'O.N.B. operativo nel Servizio di Sanità presso l'ospedale da Campo 0129.
Nel 1918 si laureò in Lettere Classiche presso l'Università di Napoli ed il vescovo Caracciolo lo nominò Canonico della Cattedrale di Aversa e Maestro delle Scuole Catechetiche della Diocesi. Nel 1919 pubblicò la sua tesi di laurea e si avviò ad operare nel campo pedagogico civile, divenendo docente presso la Scuola Statale Complementare Bartolommeo Capasso di Frattamaggiore. Nel 1923, stimatissimo da tutti, fu nominato Preside della sua Scuola, carica che tenne fino al 1935.
Il 26 gennaio 1930 il vescovo Caracciolo lo nominò Rettore del Santuario dell'Immacolata di Frattamaggiore. La sua pastorale assunse una impronta eucaristica e mariana, ed il Santuario divenne centro di spiritualità e di irradiazione missionaria della fede cattolica.
Nel settembre del 1935, anno del Congresso Eucaristico Diocesano, il vescovo Carmine Cesarano lo nominò Rettore e Preside degli Studi del Seminario Maggiore di Aversa: carica che egli svolse per circa 2 anni con significativo impegno religioso e per la quale egli rinunciò ad essere Preside della Scuola Statale di Frattamaggiore.
L'Osservatore Romano del 28 Gennaio 1937 riportò ufficialmente la comunicazione della nomina che egli ebbe dal Papa Pio XI a Vescovo di Policastro Bussentino in provincia di Salerno. L'11 Aprile 1937 S. E. Mons Federico Pezzullo fu consacrato vescovo nella cattedrale di Aversa. Fece il suo ingresso nella Diocesi di Policastro il 6 maggio 1937, dopo 13 anni di sede vacante e 66° nella serie storica dei vescovi policastrensi. Esordì illustrando i contenuti della sua prima lettera pastorale. Configurò il suo stemma araldico con due leoni, in campo azzurro, sostenenti un ramo fiorito, col motto sovrastante «Fortiter et suaviter».
Nel 1939 pubblicò la conferenza teologica Cristo mediatore che esprimeva la visione cristocentrica della sua pastorale. Nel 1940 fu scelto dai vescovi campani per essere Commissario e Sovrintendente agli Studi nel Pontificio Seminario Regionale di Salerno e tenne la carica fino al 1970.
Nel 1942, animato dal grande spirito missionario riconosciutogli anche dal beato P. Paolo Manna superiore del PIME di Ducenta, contribuì con i suoi consigli e con i suoi scritti alla costituzione di una congregazione religiosa femminile nella diocesi di Aversa, per la quale suggerì la denominazione di Discepole di Santa Teresa del Bambino Gesù che fu ufficialmente adottata.
Nel 1946 indisse il Congresso Eucaristico di Sapri, considerato tra le 'tappe luminose' e 'le pagine più belle della storia della Diocesi, redimendo il suo governo pastorale di fiori che non appassiranno nel tempo' (Gaetano Capasso).
Il 1 novembre del 1950 fu presente alla solenne proclamazione fatta da Pio XII del dogma dell'Assunzione di Maria, come si ricorda in una lapide infissa nell'atrio della Basilica di San Pietro; ed il 25 gennaio del 1951 fu nominato assistente al Soglio Pontificio. Dal settembre del 1955 al 24 giugno del 1956 fu anche Amministratore apostolico della Diocesi di Vallo della Lucania.
Dal 1962 al 1965 partecipò al Concilio Vaticano II, e la sua firma fu apposta in molti Atti. Il 17 marzo del 1966 volle lasciare scritto il suo 'testamento spirituale'. 'In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum'.
Dopo la prima lettera pastorale scritta nel 1937 in occasione della consacrazione episcopale, il vescovo ne scrisse poi altre 23, affidando ad esse il suo pensiero teologico e l'esplicitazione della sua lunga guida pastorale. Tutte le 24 lettere furono raccolte in un unico volume pubblicato nel 1968 con la prefazione del Can. Teologo D. Paolo Pifano. Per raggiunti limiti di età il 22 agosto del 1970 lasciò il governo della Diocesi.
Il 10 settembre del 1979, alle ore 10.30, Mons. Pezzullo morì santamente, a 89 anni. Le sue spoglie sono custodite nella cattedrale di Policastro.
Nella Diocesi di Policastro, ora congiunta con quella di Teggiano, si sono susseguite diverse manifestazioni celebrative e conoscitive della vita e delle virtù del vescovo Pezzullo, le quali sono culminate con l'apertura, il 19 settembre del 2007, del processo di beatificazione.
La sessione conclusiva dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Federico Pezzullo, Vescovo di Policastro, è stata celebrata il 3 Maggio 2010 nella Cattedrale di Policastro e gli Atti sono stati trasferiti alla Congregazione per le Cause dei Santi.

Autore: Pasquale Saviano

 


 

Nacque il 13 dic. 1890 a Frattamaggiore, provincia di Napoli e Diocesi di Aversa, da Vincenzo e Maria Grazia Ferro. Ricevette il Battesimo nella Chiesa di San Sossio. Nel 1901 fu accolto dal vescovo mons. Francesco Vento nel seminario di Aversa, ove intraprese il percorso di studio per il sacerdozio. In seminario si impegnò nel campo dell'apostolato giovanile e, nel periodo di diaconato, fu assistente spirituale dei Paggi del Santissimo Sacramento nella chiesa di Maria Santissima Annunziata e di Sant’Antonio in Frattamaggiore. Per tale associazione che si riuniva quindicinalmente per l'adorazione eucaristica compose l'inno a San Tarcisio.
Il 3 ago. 1913  il P. fu ordinato sacerdote dal vescovo mons. Settimio Caracciolo e fu socio attivo del Circolo San Paolo di Aversa, vivendo l'esperienza dell’Unione Apostolica quale mezzo per la santificazione personale e sacerdotale. Si impegnò inoltre nell’ambito della catechesi. Durante la Grande Guerra (1915-18) fu soldato a Pederobba (Treviso) e cappellano presso l'ospedale da Campo 0129. Nel 1918 si laureò in Lettere Classiche presso l'Università di Napoli ed il vescovo Caracciolo lo nominò Canonico della Cattedrale di Aversa e Maestro delle Scuole Catechetiche diocesane. Nel 1919 pubblicò la tesi di laurea e si avviò ad operare nel campo pedagogico civile quale docente presso la Scuola Statale Complementare Bartolommeo Capasso di Frattamaggiore. Nel 1923, stimatissimo da tutti, ricevette la nomina a preside della medesima scuola, carica che tenne fino al 1935. Il 26 gen. 1930 il vescovo Caracciolo lo nominò rettore del santuario dell'Immacolata di Frattamaggiore. La sua azione pastorale assunse un’impronta eucaristica e mariana, rendendo così il santuario un centro di spiritualità e di irradiazione missionaria. Nel set. 1935, anno in cui si tenne il Congresso Eucaristico Diocesano, il vescovo mons. Carmine Cesarano lo nominò rettore e preside del seminario maggiore di Aversa, carica che egli svolse per circa due anni con significativo impegno, rinunciando anche ad essere preside della Scuola Statale di Frattamaggiore.
L'Osservatore Romano in data 28 gen. 1937 comunicò la nomina del Servo di Dio, da parte del papa Pio XI, a vescovo di Policastro Bussentino, in provincia di Salerno. L'11 apr. 1937 il P. fu consacrato nella cattedrale di Aversa e fece il suo ingresso nella diocesi di Policastro il 6 mag., dopo ben tredici anni di sede vacante, sessantaseiesimo nella serie storica dei vescovi policastrensi. Esordì illustrando i contenuti della sua prima lettera pastorale e suo motto fu “Fortiter et suaviter”. Nel 1939 pubblicò la conferenza teologica “Cristo mediatore” volta ad esprimere la visione cristocentrica del suo apostolato. Nel 1940 fu indicato dai vescovi campani quale commissario e sovrintendente agli studi nel Pontificio Seminario Regionale di Salerno, carica che mantenne sino al 1970. Nel 1942, animato da grande spirito missionario, il P. contribuì con i suoi consigli e con i suoi scritti alla nascita di una congregazione religiosa femminile nella diocesi di Aversa, per la quale suggerì la denominazione di Discepole di Santa Teresa del Bambino Gesù. Nel 1946 indisse il Congresso Eucaristico di Sapri, considerato tra le tappe luminose e le pagine più belle della storia diocesana. Il 1° nov. 1950 presenziò alla solenne proclamazione del dogma dell'Assunzione al Cielo di Maria, come è ricordato da una lapide infissa nell'atrio della Basilica di San Pietro. Il 25 gen. dell’anno seguente fu nominato assistente al Soglio Pontificio. Dal set. 1955 al 24 giu. 1956 fu anche amministratore apostolico della diocesi di Vallo della Lucania. Dal 1962 al 1965 prese parte alle sessioni del Concilio Vaticano II e la sua firma fu apposta in molti atti. Il 17 mar. 1966 volle lasciare scritto il suo testamento spirituale: “In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum”. Dopo la prima lettera pastorale scritta nel 1937 in occasione della consacrazione episcopale, il vescovo ne scrisse poi altre ventitré, affidando ad esse il suo pensiero teologico e l'esplicitazione della sua linea pastorale. Tutte le ventiquattro lettere furono raccolte in un unico volume pubblicato nel 1968, prefato dal don Paolo Pifano. Raggiunti i limiti di età prescritti il 22 ago. 1970 mons. P. lasciò il governo della diocesi. Morì in concetto di santità il 10 set. 1979, all’età di ottantanove anni. Le sue spoglie mortali riposano nella cattedrale di Policastro.
Nella diocesi di Policastro-Teggiano in data 19 set. 2007 si è aperto ufficialmente il processo di beatificazione del Servo di Dio. La sessione conclusiva dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità è stata celebrata il 3 mag. 2010 nella cattedrale di Policastro e gli atti sono stati trasferiti alla Congregazione per le Cause dei Santi.


Autore:
Fabio Arduino


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2014-01-22

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