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Maria Teresa d'Asburgo-Lorena Regina di Sardegna

Testimoni

Vienna, 21 marzo 1801 – Torino, 12 gennaio 1855


Figlia del granduca Ferdinando III di Toscana, nacque il 21 marzo 1801 a Vienna durante l'esilio dei genitori a seguito dell’invasione napoleonica. All’età di un anno rimase orfana di madre, la principessa Luisa Maria di Napoli che spirò durante il parto del settimo figlio, nato morto. Prima della Restaurazione del 1814, il padre divenne Elettore del secolarizzato arcivescovato di Salisburgo e pertanto la famiglia si trasferì a Wurzburg.

Il 30 settembre 1817 Maria Teresa sposò il religiosissimo Carlo Alberto, principe di Carignano, unione benedetta nella Basilica fiorentina di S. Maria del Fiore il 2 ottobre. Dopo gli avvenimenti del '21 visse a Firenze, il 2 febbraio 1824 divenne principessa ereditaria e tornò a Torino, poi a Racconigi, quando re Vittorio Emanuele I presentò al popolo Carlo Alberto come erede della Corona. Il 27 aprile 1831 morì Carlo Felice, conseguentemente Carlo Alberto e Maria Teresa salirono al trono. Ebbero tre figli: Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, Ferdinando e Maria Cristina che morì a soli due anni.

Nel 1849, dopo la morte in esilio, ad Oporto, del marito, Maria Teresa si ritirò a vita privata, ma non lasciò mai Torino. Morì il 12 gennaio 1855, soltanto otto giorni prima dell’amata nuora Maria Adelaide e un mese prima del secondogenito. I funerali si svolsero nella Basilica di Superga, dove fu sepolta.

Di carattere dolce e affettuoso, dai modi semplici, era profondamente religiosae dedita alla vita familiare. Non prese mai parte attiva alla politica, solo di fronte ai programmianti-ecclesiastici di Cavour, specialmente nel 1854, fece pressioni, con la nuora Maria Adelaide, sul figlio Vittorio Emanuele II perché non si procedesse con la soppressione delle corporazioni religiose (Legge Cavour-Rattazzi). Vincenzo Vela scolpì a ricordo suo e della nuora un artistico monumento in marmo di Carrara che le raffigura inginocchiate, in preghiera, nel santuario torinese della Consolata, da loro assiduamente frequentato.


Autore:
Daniele Bolognini

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Aggiunto/modificato il 2016-12-01

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