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San Vitaliano Fanciullo, martire

26 luglio

† Roma, 26 luglio 260

San Vitaliano, fanciullo di soli 10 mesi e 28 giorni d’età, cadde martire nei primi secoli dell’era cristiana. Il suo corpo santo è venerato presso Stresa, nel Verbano-Cusio-Ossola.



Presso Stresa, in provincia di Verbano-Cusso-Ossola è venerato il corpicino di San Vitaliano martire, un fanciullo di soli dieci mesi e ventotto giorni d’età, che cadde martire nei primi secoli dell’era cristiana.
Su ordine di papa Gregorio XVI, il corpicino dell’innocente Vitaliano fu estratto dalle catacombe romane di san Callisto, sulla via Appia.
Il giorno 26 aprile 1833, attraverso l’arcivescovo reggente di Trapesunzio (?) o forse Trapezopoli, la benefattrice baronessa Anna Maria Simonetta Bolongaro vedova Borgnis (1782-1848), ottenne i resti del piccolo martire ed a proprie spese fece rivestire le piccole ossa di cera. “La dolcezza dell’opera artistica che contiene le sacre ossa è mistica. Il santo fanciullo ha tra le mani i segni della sua innocenza – il giglio – e della sua fede -la palma-.  
Fino al 1835, la preziosa reliquia fu tenuta nella cappella privata dei Bolongaro, anno in cui venne donato alla chiesa della parrocchia dei santi Ambrogio e Teodulo di Stresa, con una solenne funzione presieduta dal cardinale Giuseppe Morozzo Della Rocca.
Attraverso una minuziosa ricerca sull’iscrizione che accompagnava il corpicino, Costanzo Gazzera nella sua Appendice intorno alle iscrizioni, pubblicata tra le Memorie della Reale Accademia di Scienze di Torino, informa che accanto al corpicino c’era “il vaso tinto di sangue “cum vasculo sanguine tincto, il quale, secondo le norme stabilite dalla curia romana, vorrebbe significare che gli angusti personaggi, nella cui tomba si trova collocato, hanno patito il martirio.
I resti del piccolo martire furono estratti dall’urna due volte per essere ripuliti, nel 1848 e nell’anno 1870.
In occasione della visita pastorale del 1898, di mons. Edoardo Pulciano vescovo di Novara, l’urna venne estratta e posizionata sull’altare, della chiesa di Stresa.  
Da allora l’urna che contiene il corpo santo è posta sotto l’altare della Madonna del Rosario.
Da quell’anno venne istituito il culto annuale in onore del piccolo martire, che veniva portato in processione dai bambini della parrocchia. La festività per San Vitaliano, che ricorreva nel giorno 26 luglio, venne mantenuta in vita fino a metà del secolo scorso. Da alcuni anni la festa liturgica stresiana del santo Bambino Martire è stata ripresa attraverso un triduo di preghiere e due giorni di sante messe in onore del piccolo martire.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2022-03-07

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