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Beata Maria Teresa Ferragud Roig e 4 figlie suore Martiri

25 ottobre

Algemeś, Spagna, 14 gennaio 1853 - Cruz Cubierta, Spagna, 25 ottobre 1936

Maria Teresa Ferragud Roig nacque il 14 gennaio 1853 a Algemesì in Spagna. Il 23 novembre 1872 sposò Vicente Silverio Masià, uomo di profonda fede e dal matrimonio nacquero nove figli, tra i quali tre clarisse cappuccine ed un'agostiniana scalza: Maria Jesus, Maria Veronica, Maria Felicidad Masià Ferragud e Josefa della Purificazione. Maria Teresa andava tutti i giorni a Messa, essendo assai devota al Santissimo Sacramento, alla Madonna ed al Sacro Cuore di Gesù. Promosse attività caritatevoli specialmente attraverso la Confraternita di San Vicenzo de' Paoli, della quale fu anche presidente. Allo scoppio della guerra civile e della persecuzione religiosa che attraversò la Spagna negli anni '30 del secolo scorso, Maria Teresa rimase accolse in casa le quattro figlie religiose. Queste furono però trovate ed anche la madre fu imprigionata con loro perché rifiutò di lasciarle sole. Il 25 ottobre 1936 furono uccise tutte presso Cruz Cubierta. Maria Teresa chiese di essere fucilata per ultima, per poter incoraggiare le figlie nella fedeltà al Signore. E tutte gridarono «Viva Cristo Re!» e perdonando i loro carnefici. (Avvenire)

Martirologio Romano: Ad Alzira nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beate Maria Teresa Ferragud Roig e le sue figlie Maria di Gesù (Vincenza), Maria Veronica (Gioacchina), Maria Felicita Masiá Ferragud, vergine dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine, e Giuseppa della Purificazione (Raimonda) Masiá Ferragud, vergini dell’Ordine delle Agostiniane Scalze, martiri, che sempre nella stessa persecuzione furono incoronate per avere coraggiosamente reso testimonianza a Cristo.


Scandalizzati, ammirati o stupiti al sentir leggere dell’eroica fortezza della madre dei sette biblici fratelli Maccabei, che fu sofferta e convinta supporter dei figli nel loro martirio, coronandolo infine con lo spargimento del proprio sangue, forse non sappiamo quanti e quali emulazioni ebbe questa donna in 2000 anni di cristianesimo.  Di una vogliamo parlare questa settimana, anche perché il Papa, un paio d’anni fa, in occasione del 6° incontro mondiale delle Famiglie di Città del Messico, ha voluto indicare la sua famiglia a modello delle altre che, magari faticosamente, cercano di vivere la loro testimonianza cristiana. Maria Teresa Ferragud  Roig è nata ad Algemesi (provincia di Valencia) il 14 gennaio 1853 e si è formata nelle fila dell’Azione Cattolica: prima come Aspirante, poi tra le “Donne Cattoliche”: Ha una spiritualità robusta, nutrita dalla messa e dalla comunione quotidiana, ancorata all’adorazione eucaristica e illuminata dalla devozione mariana.  Poiché, poi, la fede vive di opere, è prodiga di carità verso i bisognosi all’interno della conferenza di San Vincenzo, di cui per alcuni anni sarà anche presidente. Il giorno in cui decide di sposarsi vuole un marito che la pensi come lei, soprattutto in materia di fede e di carità. Lo trova in Vincenzo Silverio Masiá, fatto della sua stessa pasta, che sposa a 19 anni: i testimoni, concordemente, affermano che uomo più devoto e caritatevole sarebbe stato difficile trovare e se oggi non lo veneriamo tra i beati della Chiesa è solo perché la sua fu la fine dell’uomo ordinario, morto nel proprio letto e non martirizzato, che ritroveremo un giorno tra i santi anonimi che popolano il paradiso, insieme ai santi di casa nostra. Danno vita ad una bella nidiata, ben nove figli, modellati sul loro stile e secondo il loro esempio, ed è significativo che i vicini di casa, notoriamente non teneri nei confronti di chi vive con loro gomito a gomito, definiscono “famiglia tutta santa” quella di Maria Teresa e Vincenzo: perché in essa si prega, si lavora, si vive in serena semplicità e si ha sempre un occhio di riguardo per chi ha bisogno. Non stupisce, dunque, che in una famiglia così fioriscano non una ma ben sei vocazioni religiose: due frati cappuccini (di cui uno muore nel 1927 e l’altro va missionario in America) e quattro suore di vita contemplativa. Per come andranno le cose ci interessiamo di queste ultime, a cominciare dalle tre cappuccine del monastero di Agullent e cioè suor Maria di Gesù (Vincenza) nata nel 1882, suor Maria Veronica (Gioacchina), nata nel 1884 e suor Maria Felicita (Francesca) del 1890, per terminare la serie con suor Giuseppa della Purificazione (Raimonda), del 1887, agostiniana scalza. Nel 1936, nel momento cruciale della guerra civile, si ritrovano tutte nella casa paterna perché i loro conventi han dovuto chiudere i battenti. A mamma, che ormai ha compiuto 83 anni, non sembra vero di riaverle vicine, anche se le sue “bambine” conservano in casa uno stile claustrale, fatto di preghiera, silenzio e raccoglimento. Nel pomeriggio del 19 ottobre, probabilmente per una soffiata del solito giuda di turno, le quattro suore vengono arrestate dai miliziani e da esse non vuole separarsi mamma, che forse potrebbe salvarsi per riguardo all’età. Per sei giorni attendono in cella la sentenza di morte, che arriva il 25 ottobre, a quell’epoca festa di Cristo Re, quando vengono prelevate dal carcere e portate sul luogo dell’esecuzione. Come ultimo desiderio, Maria Teresa chiede di essere giustiziata per ultima: le sta troppo a cuore fare il suo dovere di mamma fino all’ultimo, rincuorare le figlie, essere sicura della loro fedeltà fino alla morte. “Coraggio, figlie, è questione di un attimo, mentre l’eternità durerà per sempre”, la sentono gridare, mentre le incita: “Il vostro Sposo vi attende”.. Le vede cadere una alla volta, con il nome di Cristo Re sulle labbra e il perdono nel cuore, perciò è serena quando giunge il suo turno. Ai suoi assassini, evidentemente anche villani, che le urlano “Vecchia, non hai paura di morire ?”, può tranquillamente rispondere: “Finora ho seguito Cristo e lo farò fino alla fine. Dove sono andate le mie figlie andrò anch’io”, costringendoli così ad ammettere, ad esecuzione avvenuta, “Questa donna era davvero una santa” Il piombo spegne le sue parole, ma non la forza della sua testimonianza, tanto che Giovanni Paolo II, che per lei aveva una grande ammirazione, l’ha beatificata insieme alle sue quattro figlie nel 2001.

Autore: Gianpiero Pettiti

 


 

Maria Teresa Ferragud Roig, fedele laica dell’arcidiocesi di Valencia, nacque il 14 gennaio 1853 a Algemesì in Spagna.. Il 23 novembre 1872 si sposò con Vicente Silverio Masià, uomo di fede profonda e costante preghiera, e da tale matrimonio nacquero ben nove figli, tra le quali tre Clarisse Cappuccine ed un’Agostiniana Scalza: Maria Jesus (Maria Vincenta Masià Ferragud), nata il 12 gennaio 1882, Maria Veronica (Maria Joaquina Masià Ferragud), nata il 15 giugno 1884, Maria Felicidad Masià Ferragud, nata il 29 agosto 1890, e Josefa della Purificazione (Josefa Ramona Masià Ferragud), nata il 10 giugno 1897.
Maria Teresa era solita prender parte quotidianamente alla celebrazione eucaristica, essendo assai devota al Santissimo Sacramento, alla Madonna, mediante la recita del Santo Rosario, ed al Sacro Cuore di Gesù. Promosse attività caritatevoli specialmente attraverso la Confraternita di San Vicenzo de’ Paoli, della quale fu anche presidentessa.
Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna negli anni ’30 del XX secolo, Maria Teresa rimase molto sconvolta ed accolse con gioia in casa le quattro figlie religiose. Queste furono però comunque scovate ed anche la madre fu con loro imprigionata perchè rifiutò di lasciarle sole. Pochi giorni dopo, il 25 ottobre 1936, le cinque donne furono uccise insieme presso Cruz Cubierta. Maria Teresa chiese di essere fucilata per ultima, per poter incoraggiare le figlie nella fedeltà al Divino Sposo. Tutte quante terminarono la loro esistenza terrena gridando “Viva Cristo Re!” e perdonando i loro carnefici.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2012-11-08

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