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San Ricario di Celles Sacerdote

26 aprile

† Foresta di Crécy, Francia, 26 aprile 645 circa

San Ricario, in francese saint Riquier, nacque a Celles, nei pressi di Amiens, nella Francia settentrionale. A quel tempo tale zona era ancora prevalentemente pagana ed egli fu istruito nella fede cristiana da due missionari irlandesi, che era riuscito miracolosamente a salvare dalla ferocia omicida del popolo. Divenne sacerdote e intraprese con successo una campagna missionaria. In seguito si trasferì in Inghilterra per espandere il raggio d'azione della sua opera di evangelizzazione, ma soprattutto per riscattare e rimpatriare alcuni prigionieri. Secondo alcune leggende, il santo fondò anche un'abbazia nel suo paese natale sullo stile monastico di san Colombano. Ciò risulta però storicamente poco credibile e pare dunque più probabile che abbia fondato solo una chiesa, attorno alla quale in un'epoca successiva si sviluppo poi l'abbazia. Invecchiando intraprese una vita solitaria, ritirandosi nella foresta di Crécy: qui fondò una comunità monastica, ove trascorse il resto dei suoi giorni. Morì il 26 aprile di un anno imprecisato, che la tradizione identifica con il 645. (Avvenire)

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: Nell’eremo della selva di Crecy presso Amiens nel territorio della Neustria in Francia, san Ricario, sacerdote, che, mosso dalla predicazione dei monaci scozzesi, si convertì a una vita di penitenza.


San Ricario, in francese Saint-Riquier, nacque a Celles, nei pressi di Amiens, nella Francia settentrionale. A quel tempo tale zona era ancora prevalentemente pagana ed egli fu istruito nella fede cristiana da due missionari irlandesi, che era riuscito miracolosamente a salvare dalla ferocia omicida del popolo. Divenne sacerdote ed intraprese con successo una campagna missionaria. In seguito si trasferì in Inghilterra per espandere il raggio d’azione della sua opera di evangelizzazione, ma soprattutto per riscattare e rimpatriare alcuni prigionieri. La sua fama di santità si diffuse, finchè giunse all’attenzione anche del re Dagoberto I, cha pensò di fargli visita. Ricario lo ammonì allora così: “Colui che deve obbedire, renderà conto a Dio solo di se stesso, ma colui che comanda dovrà rispondere anche per tutti coloro che gli sono soggetti”.
Secondo alcune leggende, il santo fondò anche un’abbazia nel suo paese natale sullo stile monastico di San Colombano. Ciò risulta però storicamente poco credibile e pare dunque più probabile che abbia fondatoselo una chiesa, attorno alla quale in un’epoca successiva si sviluppo poi l’abbazia.
Invecchiando desiderò intraprendere una vita solitaria, per cui si ritirò in eremitaggio nella foresta di Crécy: qui fondò una comunità monastica, ove trascorse il resto dei suoi giorni. Morì il 26 aprile di un anno imprecisato, ma tradizionalmente considerato il 645.
Il suo compagno Sigobardo scrisse la sua prima “Vita”. Il monastero di Forestmountier, edificato nei pressi di Crécy nel luogo dove si trovava la cella del santo, venne in seguito accorpato a quello di Celles e rinominato Saint-Riquier. Quando Carlo Magno decise di trascorrervi la Pasqua, il dotto Alcuino suo accompagnatore scrisse una “Vita” di Ricario in latino elegante, assai meritevole per un santo così importante, “secondo solo agli apostoli per i miracoli che operava”.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-06-03

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