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Venerabile Antonio Filomeno Maria Losito Sacerdote redentorista

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Canosa di Puglia, Barletta-Andria-Trani, 16 dicembre 1838 - Pagani, Salerno, 18 luglio 1917


Dal popolo fu chiamato “il Padre Santo”; fu un sacerdote rimasto nell’ombra, ma che seppe essere guida spirituale di grandi figure della Chiesa del suo tempo.
Antonio Losito nacque a Canosa di Puglia il 16 dicembre 1838, da Antonio Losito e Celeste Ricco e battezzato lo stesso giorno.
Fu educato ad una solida pietà e a 17 anni, il 24 novembre 1855, per seguire meglio il Signore, entrò a Ciorani (Salerno) nel noviziato dei Redentoristi, dove emise i voti religiosi il 24 ottobre dell’anno dopo.
La Congregazione del SS. Redentore (Redentoristi), fu fondata nel 1732 da s. Alfonso Maria de’ Liguori (Marianella (NA), 27/9/1696 - Pagani (SA), 1/8/1787), vescovo di S. Agata dei Goti e Dottore della Chiesa.
Il chierico Antonio Maria Losito compì gli studi teologici a Materdomini (Avellino), Casa redentorista adiacente al celebre Santuario di S. Gerardo Maiella (1726-1755), giovane professo redentorista morto a Materdomini, beatificato nel 1892 e canonizzato nel 1904.
Antonio Maria Losito fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1862, ma mentre si preparava all’apostolato più diffuso, nel 1867 fu costretto a tornare a Canosa (Bari), per la soppressione governativa degli Istituti religiosi; esplicò il suo ministero per venti anni nell’ambito della sua Diocesi pugliese; solo nel 1887 poté rientrare nella ricostituita Congregazione del Redentore.
Destinato alla Casa di Pagani (Salerno), gli fu affidata la direzione spirituale dei chierici studenti che si preparavano al sacerdozio; nel 1907 fu nominato rettore di quella comunità e infine nel 1909 divenne Superiore Provinciale dei redentoristi napoletani.
Padre Antonio Maria Losito, fu sempre cagionevole di salute e colpito dopo il 1890 da paralisi agitante, il suo motto fu “amare e patire”; la sua sofferenza e l’amore per le anime, lo spinsero a dedicarsi alla direzione spirituale di quanti affollavano il suo confessionale o chiedevano il suo consiglio, specie chierici, studenti, religiosi, sacerdoti, desiderosi di perfezione.
Fra questi primeggiò il beato Bartolo Longo (1841-1926) avvocato fondatore del Santuario del Rosario di Pompei e opere annesse, beatificato nel 1980, che lo ebbe come maestro e guida per circa 15 anni, dal 1902 al 1917, succedendo al Servo di Dio Giuseppe Maria Leone (1829-1902) altra santa figura di redentorista.
Padre Antonio Maria Losito, godeva di grande prestigio presso papa s. Pio X e utilizzò questa considerazione, per dissipare gli equivoci sorti ad opera di malevoli, tra il beato Bartolo Longo e la Santa Sede; spronò le stesso avvocato a costruire l’ospizio per accogliere i figli e le figlie dei carcerati. Ebbe anche la benevolenza di papa Benedetto XV e di molti vescovi e prelati.
Morì nella Casa di Pagani il 18 luglio 1917 e lì fu tumulato; nel 1983 i suoi resti mortali furono traslati a Canosa di Puglia, dove il 9 aprile 1983 furono tumulati nella cattedrale di S. Sabino.
Negli anni 1937 e 1939 furono istituiti i processi per la sua beatificazione nelle diocesi di Nocera e di Andria. Papa Francesco lo ha dichiarato Venerabile il 30 settembre 2015.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2005-10-21

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