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> Home > Sezione Venerabili > Venerabile Felice di Gesù (Benôit-Félix) Rougier Condividi su Facebook Twitter

Venerabile Felice di Gesù (Benôit-Félix) Rougier Sacerdote, fondatore

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Meilhaud, Francia, 17 dicembre 1859 – Città del Messico, Messico, 10 gennaio 1938

Benôit-Félix Rougier, nato nella regione francese dell’Alvernia, entrò nel 1878 tra i padri Maristi; professò i voti l’anno seguentee venne ordinato sacerdote il 24 settembre 1887. Inviato in Colombia benché mirasse alla missione in Oceania, dovette lasciare il paese per lo scoppio della guerra civile e fu trasferito in Messico. L’incontro con la vedova Concepción Cabrera de Armida (Venerabile dal 1999) gli svelò il progetto per cui Dio l’aveva voluto lì: la fondazione di una congregazione di sacerdoti che facesse parte delle Opere della Croce, da lei istituite. Il 25 dicembre 1914, dopo dieci anni d’attesa, fondò quindi i Missionari dello Spirito Santo, cui si aggiunsero col tempo le Figlie dello Spirito Santo, le Missionarie Catechiste Guadalupane dello Spirito Santo e le Oblate di Gesù Sacerdote. Solo il 28 marzo 1926 poté passare dai Maristi alla congregazione maschile che aveva fondato, una volta ottenuto il permesso del suo superiore e del Papa. Morì a Città del Messico il 10 gennaio 1938. Il 1° luglio 2000 san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto che lo dichiarava Venerabile. I resti mortali di padre Félix Rougier riposano nella chiesa di San Filippo a Città del Messico.



Nascita e prima formazione
Benôit-Félix Rougier nacque a Meilhaud,nella regione francese dell’Alvernia, il 17 dicembre 1859, primo dei tre figli di Benôit Rougier e Louise Olanier, contadini. Compì i suoi primi studi sotto la direzione dei Fratelli del Sacro Cuore a Saint-Germain-Lembron, nel Puy-de-Dome, completati dall’istruzione impartita dal viceparroco di a Vieille-Brioude nell’Alta Loira, presso il quale viveva. Ricevette la Prima Comunione a nove anni e mezzo. Nel 1874 passò a frequentare le scuole medie nel collegio “La Certosa” a Le Puy, retto dal clero diocesano.

Vocazione missionaria tra i Maristi
Quando Félix era all’ultimo dei cinque anni che trascorse alla “Certosa”, venne a parlare ai giovani studenti monsignor Louis Elloy, vescovo della Società di Maria e missionario in Oceania, per chiedere se qualcuno di loro volesse seguirlo nella vita missionaria: fra tutti i presenti, solo lui alzò la mano. Il 24 settembre 1878 iniziò quindi il noviziato nella Società di Maria, ovvero i padri Maristi, fondati nel 1816 a Lione da padre Jean-Claude Colin.
Terminato l’anno di noviziato, trascorso nel fervore più intenso, fece la sua professione il 24 settembre 1879. Una forma acuta di artrite, che lo colpì a un braccio e a una gamba, sembrò mettere a rischio la sua vocazione. Grazie a sua madre, che era Salesiana Cooperatrice, poté incontrare don Giovanni Bosco mentre lui era di passaggio a Tolone, città dove Félix stava svolgendo il suo ministero apostolico come professore. Il santo fondatore dei Salesiani gli pose le mani sul capo e, di lì a poco, il giovane si ritrovò guarito.
Mentre si preparava al dottorato in filosofia, esplicò il compito di prefetto della disciplina nel collegio di Santa Maria a La Seyne-sur-Mer. In seguito venne trasferito a Barcellona, alla fine del 1884, per studiare teologia e il 24 settembre 1887 fu ordinato sacerdote a Lione, nella cappella delle Religiose Francescane.

Prima a Barcellona, poi in Colombia
Non poté realizzare il suo sogno di essere missionario in Oceania perché i suoi superiori lo nominarono professore di Sacra Scrittura nello scolasticato di Barcellona, compito che svolse egregiamente per quasi otto anni.
L’Oceania non la vide mai, ma a partire dal 14 luglio 1895, fu inviato in Colombia per iniziare una fondazione, della quale nel 1896 fu superiore e, allo stesso tempo, fu rettore del Collegio di Santa Liberata a Neiva. Ancora, nel 1898 passò a ricoprire la carica di superiore della Comunità di Ibagué e quella di Rettore del collegio di San Simone.
Il suo fu un importante apostolato, che raggiunse tutti i livelli della società in Colombia, tanto da essere nominato per due volte, Vicario Generale del vescovo monsignor Esteban Rojas, il quale nutriva per lui un’illimitata stima.

In Messico, l’incontro con Concepción Cabrera de Armida
A causa delle difficoltà causate dalla Guerra civile in Colombia, i padri Maristi lasciarono il Paese e padre Félix fu trasferito in Messico, dove arrivò nel febbraio 1902. Assunse gli incarichi di parroco della chiesa di Nostra Signora di Lourdes a Città del Messico e di superiore della locale comunità marista. Per tre anni svolse diligentemente l’opera di promotore delle opere parrocchiali, ma avvertiva la necessità di una vita più fervorosa.
L’evento che diede la svolta da lui desiderata si verificò il 4 febbraio 1903, quando al suo confessionale si accostò una donna, Concepción Cabrera, vedova Armida. Man mano che lei gli parlava delle Opere della Croce, da lei istituite, se ne appassionava, tanto da arrivare a chiederle, dopo pochissimo, se esistesse già un ramo di sacerdoti.

Dieci anni di esilio
La sua vita da allora cambiò, anche se da fuori nulla lasciava trasparire il suo rinnovato fervore. Da buon religioso, non volle comunque prendere nessuna decisione senza ottenere il permesso dei superiori, circa la fondazione dei “Religiosi della Croce”, ramo sacerdotale delle Opere della Croce. Tornò quindi in Francia, ma il Superiore generale non concesse l’autorizzazione e lo mandò prima a Barcellona e poi a Saint-Chamoud, nel pressi di Lione.Padre Félix visse così dieci anni di quello che definì “esilio”, in spirito di profonda umiltà e obbedienza.

Nascita dei Missionari dello Spirito Santo
In seguito, i superiori diedero il loro permesso per un periodo di due anni e quindi padre Félix tornò in Messico. Il 25 dicembre 1914, nel pieno della rivoluzione messicana, nella “cappella delle rose” sul monte Tepeyac, presso il santuario della Beata Vergine di Guadalupe, si svolse l’atto di nascita dei Missionari dello Spirito Santo, il cui nome era stato cambiato dal Papa san Pio X in persona.
Nel 1926 padre Félix, anche per mettere al sicuro la sua fondazione e i seminaristi teologi dalle persecuzioni in atto in Messico, fondò la prima casa all’estero a Roma. Ricevuto in udienza da papa Pio XI, fu da lui incoraggiato a proseguire l’opera, ma era addolorato perché non ne era membro effettivo.
Alla fine, il nuovo Superiore generale dei Maristi l’autorizzò a passare alla nuova congregazione e anche il Papa diede il permesso. Così, il 28 marzo 1926, poté professare i voti come Missionario dello Spirito Santo, col nome di Félix de Jesús. Da allora si dedicò completamente allo sviluppo dell’Istituzione e alla opportuna formazione dei religiosi; il decreto ufficiale di approvazione fu ottenuto il 12 dicembre 1931.

Le altre Congregazioni da lui fondate
Non si fermò lì, ma fondò anche tre Congregazioni femminili: leFiglie dello Spirito Santo, dedite all’educazione dei giovani e a suscitare vocazioni religiose e sacerdotali; le Missionarie Catechiste Guadalupane dello Spirito Santo, per l’evangelizzazione dei messicani; le Oblate di Gesù Sacerdote, per il servizio ai sacerdoti e ai seminaristi.

La morte
Il 24 settembre 1937 padre Félix celebrò il suo cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ma due giorni dopo venne ricoverato a causa di un attacco di anemia. Sul finire di quell’anno, una grave emorragia intestinale fu presagio della sua fine terrena.
Il 9 gennaio 1938, alla presenza di numerosi Missionari dello Spirito Santo e del loro Vicario generale, lasciò le sue ultime raccomandazioni e li benedisse. Morì alle 10.27 del giorno dopo; aveva 78 anni. Le sue spoglie riposano nella chiesa di San Filippo a Città del Messico.

La causa di beatificazione
La diocesi di Città del Messico, grata per la dedizione che diede al popolo messicano, perpetuata dalle sue Congregazioni, iniziò il processo diocesano il 23 settembre 1955, che si concluse tre anni dopo. Il 15 febbraio 1974 è stato promulgato il decreto sugli scritti.
Dal 15 dicembre 1981 la causa è passata alla fase romana, secondo la legislazione precedente alla Costituzione apostolica «Sanctorum Mater»: il processo apostolico è quindi durato dal 1982 al 1984. Entrambi i processi sono stati convalidati il 27 febbraio 1986, mentre la “positio super virtutibus” è stata consegnata alla Congregazione per le Cause dei Santi nel 1991.
Sia i consultori teologi, il 2 marzo 1999, sia i cardinali e i vescovi membri della Congregazione, il 15 febbraio 2000, si sono detti favorevoli al fatto che padre Félix de JesúsRougier avesse vissuto in grado eroico le virtù cristiane. Il 1° luglio 2000, quindi, san Giovanni Paolo II ha autorizzato la promulgazione del decreto che lo dichiarava Venerabile. Pochi mesi prima, il 20 dicembre 1999, anche per l’ispiratrice dei Missionari dello Spirito Santo, Concepción Cabrera de Armida (detta Conchita),era stata riconosciuta l’eroicità delle virtù.

I Missionari dello Spirito Santo oggi
I Missionari dello Spirito Santo sono oggi presenti in Sudamerica, oltre che in Messico, in Colombia, Costa Rica, Guatemala e a Panama. Hanno anche case negli Stati Uniti d’America. In Italia, invece, oltre alla casa di Roma già citata, dove ha sede la Procura Generale, hanno comunità a Crema e Milano. Anche le comunità italiane preferiscono mantenere nell’uso il nome del fondatore in spagnolo. La presenza europea si completa con una parrocchia a Madrid, in Spagna.


Autore:
Antonio Borrelli ed Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2016-08-16

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