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Santa Fortunata Martire

14 febbraio

Palestrina, Roma, 182 circa - Roma, ottobre 200 d.C.

In un periodo storico in cui le reliquie dei martiri erano molto venerate, il cardinale Saverio Cristiani inviò, su richiesta del parroco di Baucina, le reliquie di santa Fortunata, giovane martire vissuta a Palestrina nel III secolo d.C., al paese siciliano. Le reliquie giunsero a Baucina il 14 febbraio 1790 e furono subito venerate dai fedeli, che testimoniarono numerosi miracoli ottenuti per intercessione della santa. Verso il 1840 le reliquie vennero ricomposte in un corpo che attualmente è conservato nella Chiesa di Maria SS. del Lume al Collegio di Maria in Baucina.

Patronato: Baucina (PA)


La venerazione per la vergine e martire santa Fortunata a Baucina, centro agricolo della provincia palermitana, risale al 29 gennaio 1790, quando il card. Saverio Cristiani, assistente al Soglio Pontificio, inviava le sacre reliquie contenute in una cassetta di legno, agli abitanti del paese di Baucina.
Siamo senz’altro in un periodo storico dove molte reliquie di martiri conservate nelle catacombe romane, i cosiddetti ‘corpi santi’, furono prelevate e inviate in dono e per devozione, un po’ dappertutto in Europa.
Molti ecclesiastici e dignitari pontifici si facevano promotori di questi trasferimenti presso le loro zone d’origine o di possedimento, dando così inizio a devozioni locali molto forti verso il martire delle reliquie; in alcuni casi la storia personale del santo martire, perlopiù inesistente o non provata, veniva compilata da sacerdoti scrittori, a volte con molta fantasia, a volte facendo diventare il santo martire originario del luogo.
Per quanto riguarda santa Fortunata essa non compare nell’odierno ‘Martyrologium Romanum’, ma evidentemente il suo nome era riportato in edizioni precedenti; della sua storia si sa che fu una giovane fanciulla convertita al cristianesimo, vissuta a Palestrina, vicino Roma, intorno al 200 d.C.
La giovane Fortunata fu catturata dalle milizie romane mentre si recava a Roma, dove fu torturata, subendo poi il martirio nel mese di ottobre del 200 d.C.
Il suo corpo con una garza imbevuta del suo sangue, venne ricomposto nelle Catacombe di S. Ciriaca a Roma, dove rimase con ogni probabilità fino al gennaio 1790.
Le reliquie di s. Fortunata prelevate dal Cimitero di S. Lorenzo al Verano, allora Catacombe di S. Ciriaca, furono consegnate tramite il già citato cardinale Cristiani, il 14 febbraio 1790 al parroco di Baucina con Bolla pontificia di papa Pio VI.
Bisogna dire che detto parroco aveva fatto richiesta che fossero traslate le reliquie della santa martire presso la comunità di Baucina, in quanto aveva raccolto il racconto di un identico sogno fatto da suor Maria Celafani, madre superiora del Collegio di Maria di Baucina e da don Alfio Caruso, confessore dello stesso Collegio.
In ambedue i sogni santa Fortunata in sembianze di fanciulla, chiedeva di essere trasportata in Sicilia e lì venerata; le ricerche fatte effettuare dalla madre superiora, permisero di individuare nelle reliquie di santa Fortunata, il corpo della fanciulla dei sogni.
E infatti il favore della santa verso la popolazione di Baucina, si rivelò sin dal primo giorno dell’arrivo delle reliquie con un primo miracolo, seguito nel tempo da tanti altri prodigi e i numerosi ex voto lo testimoniano.
Verso il 1840 le reliquie vennero ricomposte nel corpo che attualmente si può vedere e venerare nell’artistica urna, conservata nella Chiesa di Maria SS. del Lume al Collegio di Maria in Baucina e fondata nel 1728-1737.
Aumentando sempre più la devozione dei fedeli di Baucina, s. Fortunata venne proclamata il 9 aprile 1870 compatrona del paese, insieme al patrono principale s. Marco.
La sua festa liturgica è fissata al 14 febbraio, giorno dell’arrivo delle reliquie a Baucina; mentre la festa patronale si svolge la seconda domenica di settembre.
La festa patronale e la diffusione del culto della santa è affidata alla Confraternita di S. Fortunata, eretta nel dicembre 1968; la festa come tante altre manifestazioni simili in Sicilia, si svolge con una processione in cui l’urna della santa viene posta su una preziosa, monumentale e tradizionale “Vara”, con il fercolo portato a spalla dai fedeli.
Il culto di s. Fortunata, seguendo i flussi emigratori della gente del Sud Italia, è arrivato in Gran Bretagna, Toronto (Canada), Valencia (Venezuela), Galliate nel milanese.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2004-10-03

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