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Sant' Abbone di Fleury Abate

13 novembre

Nacque nella diocesi di Orleans verso il 945. In tenera età i genitori l’affidarono al monastero di san Benedetto di Fleury sulla Loira. Conseguì presto una buona formazione letteraria e artistica al punto che già da giovane ebbe l’incarico di insegnare. Approfondì poi le sue conoscenze di filosofia e astronomia a Parigi e a Reims. Ritornato a Fleury, riprese l’insegnamento e scrisse un’opera contro i millenaristi. La sua fama giunse fino in Inghilterra dove il vescovo di Worcester lo invitò a dirigere la scuola monastica di Ramsey. Eletto abate di Fleury, mise la sua influenza al servizio del monastero. Contro il vescovo Arnoldo, che minacciava i diritti dell’abbazia, rivendicò l’autonomia dei monaci. Il re Ugo Capeto lo inviò dal Papa a Roma per evitare l’interdetto a causa di un matrimonio illecito. Abbone, tuttavia, conquistato dalle nuove idee di riforma della Chiesa, si schierò dalla parte del Papa. Da questo momento si adoperò con entusiasmo per accrescere il fervore spirituale della sua abbazia e dei monasteri ad essa soggetti. In viaggio verso il monastero di Réole, cercò di fare da paciere in un scontro tra Franchi e Guasconi. Ferito, uno dei primi esponenti dell’umanesimo monastico, morì nel 1004 e fu subito venerato come santo.

Martirologio Romano: Nel monastero di La Réole nella Guascogna in Francia, transito di sant’Abbone, abate di Fleury, uomo mirabilmente versato nella Sacra Scrittura e nelle lettere, che, difensore della disciplina monastica e coraggioso promotore di pace, morì trafitto da una lancia.


Nacque presso Orléans tra il 945 e il 950 e fu affidato, ancora fanciullo, all'abbazia di S. Benedetto sulla Loira (Fleury), dove apprese grammatica, dialettica e aritmetica. Fece tali progressi negli studi da ottenere, ancora giovanissimo, l'incarico di dar lezione nella scuola del monastero. Ma non soddisfatto degli studi fatti, si recò a Parigi e a Reims, dove apprese astronomia, quindi tornò a Orléans, dove si perfezionò in musica. Terminata la sua formazione con lo studio della retorica e della geometria, riprese l'insegnamento nel monastero di Fleury. In questo tempo compose un'opera sui Syllogismi dialectici e alcuni scritti di calcolo e di astronomia per confutare l'opinione di coloro che annunziavano la fine del mondo per l'anno mille. Sotto la sua direzione la scuola del monastero fu fiorente; è interessante notare, tra l'altro, che vi si praticava anche l'insegnamento della tachigrafla. Nel 982 fu chiamato da sant' Osvaldo, arcivescovo di York, a dirigere la scuola abbaziale di Ramsey. In Inghilterra Abbone fu tenuto in grande reputazione e potè stringere legami di profonda amicizia con eminenti personalità religiose e civili del tempo.
Due anni dopo fece ritorno a Fleury e nel 988 ne fu nominato abate. La nuova carica diede un altro indirizzo ai suoi studi: bisognava difendere i diritti del monastero, minacciati dal vescovo di Orléans, Arnolfo; doveva pensare al governo spirituale e materiale della sua grande comunità; poi, portato dalle circostanze, fu coinvolto anche in problemi che riguardavano i rapporti dei vescovi con il re, e del re con il papa. L'ostilità del vescovo Arnolfo si esasperò fino a tal punto che un giorno, mentre Abbone si recava a Tours per la festa di san Martino, fu aggredito assieme ai suoi compagni da un gruppo di ladroni, che ne ferirono parecchi. Abbone lottò contro il re Ugo Capeto per sostenere il diritto dei vescovi alle decime del raccolto; in questa occasione scrisse il suo Apologeticus, indirizzato ai re Ugo e Roberto, nel quale tratta delle vergini e delle vedove, dell'agricoltura e della guerra, del matrimonio e della simonia. La sua aspirazione a instaurare la legge del diritto contro i soprusi dei potenti lo indusse a compilare una raccolta di Canoni, in cui si propone di chiarire i diritti e i doveri del potere civile, e la posizione dei monaci di fronte ai vescovi.
Mandato a Roma nell'aprile del 996 e nell'autunno dell'anno seguente da Ugo Capeto a scongiurare un interdetto papale per il matrimonio del sovrano Roberto II con Berta, Abbone tornò in Francia convinto difensore del Papa, suscitando le ire del re, che però indusse all'obbedienza. Ardente ammiratore delle idee di riforma che irradiavano dal monastero di Cluny, lavorò intensamente per fare anche del suo monastero un centro di intensa vita spirituale. Nel 1004 si accinse a un viaggio in Guascogna per far visita al monastero di La Réole e ristabilirvi l'osservanza religiosa. Ma durante una sommossa scoppiata a La Réole tra Franchi e Guasconi, Abbone rimase ferito gravemente e pochi giorni dopo morì (13 novembre 1004).
Abbone fu uno degli scrittori più fecondi del suo tempo.
I primi indizi di un culto pubblico tributato a questo santo risalgono all'anno 1031; la sua festa si celebra il 13 novembre.


Autore:
Andrea Tessarolo


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2011-07-20

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