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Beato Giorgio Douglas Sacerdote e martire

9 settembre

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Edimburgo, Scozia, data incerta – York, Inghilterra, 9 settembre 1587

George Douglas, scozzese di origine, lavorò come maestro di scuola nella contea di Ripton, nel nord dello Yorkshire. Successivamente partì per Parigi, in Francia, dove fu ordinato sacerdote. Dopo dieci anni rientrò in Inghilterra, per servire i cattolici perseguitati dalle leggi della regina Elisabetta I. Condannato a morte proprio perché si era rifiutato di riconoscere la sovrana come capo supremo della Chiesa in Inghilterra, il 9 settembre 1587, a York, fu impiccato e squartato. Incluso nel gruppo di ottantacinque martiri in Inghilterra durante il XVI secolo, capeggiati da George Haydock, è stato beatificato dal Papa san Giovanni Paolo II il 22 novembre 1987.

Martirologio Romano: A York in Inghilterra, beato Giorgio Douglas, sacerdote e martire, che, scozzese d’origine, da maestro di scuola divenne sacerdote a Parigi e sotto la regina Elisabetta I pasṣ vincitore in cielo attraverso il supplizio del patibolo per aver persuaso altri ad abbracciare la fede cattolica.


I dati biografici relativi a George Douglas sono molto incerti. Di lui si sa che nacque a Edimburgo, in Scozia, e che lavorò come maestro di scuola nella contea di Ripton, nel nord dello Yorkshire, in Inghilterra. Successivamente partì per Parigi, in Francia, dove fu ordinato sacerdote.
Accadeva spesso, nel XVI secolo, che i sacerdoti cattolici inglesi venissero ordinati all’estero, a causa dei conflitti tra la Chiesa cattolica e quella inglese, originata dallo scisma di Enrico VII. La data precisa dell’ordinazione di padre Douglas non è stata rintracciata e non è sicuro nemmeno che fosse membro di qualche ordine religioso, forse di quello dei Frati Minori.
Rientrato in Inghilterra circa dieci anni più tardi, visse il ministero sostenendo i cattolici perseguitati dalle leggi della regina, nonché capo della Chiesa d’Inghilterra, Elisabetta I. Un editto del 1581, ad esempio, obbligava i cittadini del Regno a una totale obbedienza alla loro sovrana: seguire la Chiesa di Roma, quindi, comportava un atto di tradimento.
Un altro provvedimento del 1585, invece, aveva come oggetto i Gesuiti, i sacerdoti dei seminari e altre «persone disobbedienti» di quel genere: di conseguenza, minava pesantemente ogni possibilità di esercitare palesemente il ministero.
Padre Douglas venne quindi ritenuto colpevole di istigazione al papismo e di tradimento. Il 9 settembre 1587, a York, fu condannato a morte. La sentenza fu eseguita tramite impiccagione, poi il cadavere venne squartato.
Su richiesta dell’episcopato cattolico scozzese, fu incluso nel gruppo di ottantacinque martiri in Inghilterra durante il XVI secolo, capeggiati da George Haydock. Insieme a essi è stato beatificato dal Papa san Giovanni Paolo II il 22 novembre 1987.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2018-07-23

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