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Santa Fiorentina Vergine

28 agosto

Sec. VII

Sorella di tre santi: Leandro, Fulgenzio e Isidoro di Siviglia. Fu badessa del monastero benedettino di Ecija, Spagna.

Martirologio Romano: A Siviglia nell’Andalusia in Spagna, santa Fiorentina, vergine assai versata nelle discipline ecclesiastiche, alla quale i fratelli Isidoro e Leandro dedicarono trattati di insigne dottrina.


Nacque probabilmente a Cartagena in data imprecisata (545 o 550) e, verso il 554, si trasferì a Siviglia con i genitori e i fratelli s. Leandro e s. Fulgenzio. Alla morte dei genitori Fiorentina allevò l'altro fratello, s. Isidoro.
Ancor giovane entrò in un monastero della Betica, che la tradizione identifica con S. Maria della Valle nella città di Écija, dove fu vescovo s. Ful­genzio. S. Leandro le dedicò, dopo il 575, il trat­tato De institutione virginum et de contemptu mundi, noto come la Regola di s. Leandro, un adattamento della Regola benedettina per le reli­giose che ebbe una gran diffusione nei monasteri femminili dell'alto Medioevo.
Intelligente e versata nelle scienze ecclesiastiche, su suo invito s. Isidoro scrisse e le dedicò il tratta­to teologico-esegetico De fide catholica contra Iudaeos. Lia. tradizione la vuole anche a capo del suo monastero di Écija e occupata nel governo di ben altri quaranta o cinquanta monasteri. Sono incerti anche il luogo e la data della sua morte (610 o 612).
Per qualche tempo rimase sepolta nella cattedrale di Siviglia (chiesa delle SS. Giusta e Rufina) insie­me ai suoi fratelli s. Leandro e s. Isidoro, come ne fa fede un epitafio autentico; ma con l'invasio­ne araba, il suo corpo, coi resti dell'altro fratello, s. Fulgenzio, fu trasferito a Berzocana (Caceres). Mancano testimonianze circa un suo culto antico; spesso viene confusa con una s. Fiorenza martire non meglio identificata. Soltanto a cominciare dal sec. XV il suo Ufficio compare nei Breviari locali (commune virginum). È la patrona della diocesi di Plasencia, che ne celebra la festa il 14 marzo (anniversario della traslazione); le sue reliquie sono venerate anche a Murcia e all'Escoriai. Il Mar­tirologio Romano, che la commemorava il 20 giugno, la ricorda al 28 agosto.


Autore:
Isidoro da Villapadierna


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2009-06-17

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