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Santi Felice e Gennadio Martiri in Africa

16 maggio

Furono martiri in Uzala nell'Africa proconsolare, dove, nel suburbio, si veneravano le loro reliquie. Ne abbiamo testimonianza marginale, e perciò più preziosa, nel De Miraculis Sancti Stephani protomartyris, operetta in due libri composta per ordine di Evodio, vescovo di Uzala, e a lui dedicata dall'anonimo autore, probabilmente un chierico della sua Chiesa. Il testo dice: "Ad locum antiquorum martyrum in suburbio civitatis constitutorum, qui Felix et Generandius nuncupantur". Di questi martiri, però, ignoriamo le gesta e il giorno nel quale erano venerati in Africa.  Fu il Baronio a inserirli nel Martirologio Romano e ad assegnar loro la data del 16 maggio.

Martirologio Romano: A Uzáli in Africa, commemorazione dei santi Felice e Gennadio, martiri.


La storia dei Santi Felice e Gennadio, martiri in Africa, è avvolta nel mistero. Le informazioni su di loro sono frammentarie e sparse, lasciandoci con più domande che risposte. Attraverso una meticolosa analisi delle fonti disponibili, cercheremo di ricostruire la loro storia, onorando la loro memoria e traendo ispirazione dal loro esempio.
La nostra conoscenza di Felice e Gennadio deriva principalmente da un'opera chiamata "De Miraculis Sancti Stephani protomartyris". Scritta in due libri per ordine di Evodio, vescovo di Uzala, questa opera narra i miracoli attribuiti a Santo Stefano Protomartire. All'interno del testo, troviamo un riferimento a "Ad locum antiquorum martyrum in suburbio civitatis constitutorum, qui Felix et Generandius nuncupantur" (Presso il luogo dei santi martiri antichi situati nei sobborghi della città, che sono chiamati Felice e Gennadio).
Ciò che sorprende è la scarsità di dettagli su questi due martiri. Non conosciamo le loro gesta, il giorno preciso del loro martirio, né alcun'altra informazione biografica. Questa mancanza di dettagli ha portato alcuni studiosi a mettere in dubbio la loro stessa esistenza. Tuttavia, la menzione nel "De Miraculis Sancti Stephani protomartyris", opera scritta in un periodo relativamente vicino ai fatti narrati, conferisce loro una certa credibilità storica.
Fu il Cardinale Cesare Baronio, studioso e storico italiano del XVI secolo, ad inserire Felice e Gennadio nel Martirologio Romano. Assegnò loro la data del 16 maggio, che da allora è stata celebrata come loro festa. La scelta di questa data rimane incerta, potendo essere legata ad una ricorrenza locale o ad un'altra tradizione.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-05

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