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Sant' Erma di Roma
9 maggio
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I sec.
San Paolo gli invia i suoi saluti nella lettera ai Romani (16, 14). Questo nome, forma abbreviata dei nomi propri greci Hermagoras, Hermodoro, Hermogene, è un derivato di Hermes, il dio Mercurio. Erma, sebbene abitasse a Roma, doveva essere d'origine ellenica. La sua festa è posta al 9 maggio dal Martirologio Romano. I Greci lo celebrano l'8 marzo o il 4 novembre e lo fanno vescovo di Filippopoli in Tracia. Origene, Eusebio e Girolamo l'identificano con l'autore del Pastore, ma questa opinione, fondata sulla semplice similitudine dei nomi, è oggi generalmente respinta. Si crede che l'autore del Pastore sia il fratello di Papa Pio I che viveva verso il 150.
Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Erma, citato da san Paolo Apostolo nella Lettera ai Romani.
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San Paolo, nella sua Lettera ai Romani (16, 14), invia i suoi saluti a un certo Erma. Questo nome, derivato dal dio greco Hermes, era piuttosto diffuso all'epoca e la sua precisa identificazione rimane incerta.
La tradizione romana celebra la festa di Sant'Erma il 9 maggio, mentre i Greci la commemorano l'8 marzo o il 4 novembre, associandolo alla figura di un vescovo di Filippopoli in Tracia.
In passato, studiosi come Origene, Eusebio e Girolamo identificarono il sant'Erma di Paolo con l'autore del testo apocrifo "Il Pastore di Erma". Tuttavia, questa ipotesi, basata sulla semplice coincidenza del nome, è stata ampiamente confutata dalla critica moderna.
Attualmente, si ritiene che l'autore del "Pastore di Erma" fosse il fratello di Papa Pio I, vissuto intorno al 150 d.C. Il testo, pur non essendo incluso nel canone biblico ufficiale, offre una preziosa testimonianza sulla vita e la dottrina della Chiesa primitiva.
Autore: Franco Dieghi
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