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San Tichico Discepolo di San Paolo

29 aprile

I sec.

Nativo di Efeso, seguì San Paolo come discepolo e collaboratore. Lo accompagnò in viaggi missionari e svolse missioni autonome. L'Apostolo lo definiva "caro fratello", "ministro fedele" e "compagno nel servizio del Signore". Tichico guidò la comunità cristiana di Creta e sovrintese alle chiese dell'Asia Minore. Tradizioni lo indicano come vescovo di Colofone, Calcedonia o Neapolis. Morì in Asia Minore alla fine del I secolo.

Martirologio Romano: Commemorazione di san Tíchico, discepolo di san Paolo Apostolo, che lo chiama nelle sue Lettere caro fratello, ministro fedele e compagno nel servizio del Signore.


La figura di San Tichico, discepolo di San Paolo, è presente nelle pagine del Nuovo Testamento come persona di levatura spirituale e di profonda dedizione al Vangelo. Le sue azioni e le sue parole, seppur tratteggiate con pennellate delicate, lasciano trasparire una fede incrollabile e un animo ardente di zelo apostolico.

Origini e primi anni
Le informazioni sulle origini di San Tichico sono scarne. La tradizione lo identifica come nativo di Efeso, città dell'Asia Minore dove San Paolo svolse un intenso ministero apostolico. È possibile che Tichico abbia conosciuto l'Apostolo proprio in questa occasione, rimanendo affascinato dalla sua predicazione e decidendo di seguirlo come discepolo.

Compagno di viaggio e collaboratore di San Paolo
Il nome di Tichico ricorre con frequenza nelle lettere di San Paolo. L'Apostolo lo definisce "caro fratello" (Colossesi 4,9), "ministro fedele" (Efesini 6,21) e "compagno nel servizio del Signore" (Filemone 1). Questi appellativi non solo attestano la stima e l'affetto che San Paolo nutriva per Tichico, ma sottolineano anche il ruolo di fiducia che egli ricopriva all'interno della comunità cristiana primitiva.
Tichico si distinse come un collaboratore infaticabile di San Paolo. Lo accompagnò in diversi viaggi missionari, fungendo da messaggero, ambasciatore e collaboratore in diverse missioni. In particolare, Tichico fu inviato da San Paolo a Corinto per consegnare la sua prima lettera ai Corinzi (1 Corinzi 16,11) e a Roma per portare la lettera ai Colossesi e quella a Filemone (Colossesi 4,7-9; Filemone 10-12).

Le missioni di San Tichico
Oltre al suo ruolo di collaboratore di San Paolo, Tichico svolse anche un'importante attività missionaria autonoma. Fu inviato a Creta per guidare la comunità cristiana locale (Tito 3,12) e in Asia Minore per sovrintendere alle chiese della regione (2 Timoteo 4,12).

Eredità e culto
San Tichico morì presumibilmente in Asia Minore alla fine del I secolo. La sua memoria è stata venerata fin dai primi secoli della Chiesa. Il suo nome è presente nel Martirologio Romano e la sua festa liturgica si celebra il 29 aprile.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-17

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