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San Maryahb Corepiscopo, martire in Persia

22 aprile

† 341 (?)

La figura del corepiscopo persiano Maryahb, martirizzato sotto Sapore II, si è intrecciata con la leggenda di due vescovi immaginari, Marea e Bichor. Sozomeno menziona Maryahb in una lista di martiri, ma la traduzione latina di Cassiodoro-Epifanio trasforma il corepiscopo in due distinti personaggi: Marea, vescovo, e Bichor, vescovo con circa 50 chierici. L'equivoco è stato chiarito solo recentemente da P. Devos, mentre studiosi precedenti come P. Peeters avevano tentato invano di identificare i due vescovi sconosciuti. La leggenda di Marea e Bichor ebbe lunga fortuna: Floro li inserì nel suo Martirologio al 22 aprile, seguiti da Adone, Usuardo e Baronio.

Martirologio Romano: Commemorazione di san Maryáhb, il cui nome significa ‘il Signore dispone’, corepiscopo e martire in Persia, che, durante la persecuzione del re Sabor II, nell’ottava di Pasqua subì il martirio per Cristo.


Già si è parlato, in modo generico di Maryahb a proposito di un gruppo di martiri persiani in cui figurano Eliodoro, Dasan (Dosa), Maryahb, Abdiso e CCLXXV compagni. Sotto la forma grecizzata di Mareabos egli è citato da Sozomeno in una lista di vescovi persiani martirizzati durante la persecuzione (340-79) di Sapore II. Con la traduzione latina di quest'opera, divenuta la Storia Ecclesiastica tripartita di Cassiodoro-Epifanio, il corepiscopo persiano presta in modo curioso la propria persona a profitto di un paio di martiri immaginari: "Eodemque tempore passus est una cum Marea Bichor episcopus atque clorici circa dicenti et quinquaginta, qui cum eo capti a Persis fuerant compresenti".
E' merito del moderno specialista dei martiri persiani, P. Devos, l'avere recentemente posto in luce in modo definitivo come Mareabe-corepiscopo si sia trasformato in Marea e Bichor episcopi, dato che P. Peeters aveva cercato invano di identificare questi due vescovi sconosciuti.
In realtà la fortuna di questi due personaggi durò a lungo. Floro li introdusse in una lista piuttosto incerta dei martiri persiani, nel suo Martirologio, al 22 aprile, e Adone e Usuardo li mantennero nella stessa forma. C. Baronio diede loro diritto di cittadinanza nel suo Martirologio allo stesso giorno, in cui si legge ancor oggi, alla fine dell'enumerazione dei martiri persiani: "Marea quoque et Bicor episcopi cum aliis vigenti episcopis…".


Autore:
Joseph-Marie Sauget


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-03-28

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