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Beato Tommaso Sherwood Martire in Inghilterra

7 febbraio

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† Londra, 7 febbraio 1578

Nato a Londra intorno al 1550, era un giovane cattolico che desiderava diventare sacerdote. Dopo aver ottenuto il permesso dai genitori, si recò a Douai, in Francia, per studiare. Tuttavia, mentre era ancora a Londra, in attesa di trovare i mezzi economici per partire, fu riconosciuto da Giorgio Martin, un giovane fanaticamente contrario al cattolicesimo, che lo denunciò alle autorità. Sherwood fu arrestato, processato e condannato a morte. La sentenza fu eseguita a Tyburn, a Londra, il 7 febbraio 1578. Anche la madre di Sherwood, dopo la sua esecuzione, fu imprigionata per 14 anni, morendovi di stenti.

Etimologia: Tommaso = gemello, dall'ebraico

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Sherwood, martire, che, mercante di abiti, si era già avviato verso il sacerdozio a Douai, quando, recatosi a Londra per assistere il padre vecchio e malato, arrestato mentre passeggiava per strada, fu condotto al martirio sotto la regina Elisabetta I.


Salita al trono d’Inghilterra nel 1558, succedendo alla sorellastra Maria la Cattolica, la regina Elisabetta I reintrodusse nel regno la religione scismatica dell’anglicanesimo, instaurato da suo padre Enrico VIII; scomunicata dal papa Pio V nel 1570, rispose con persecuzioni ai cattolici, facendo mettere a morte quanti non aderivano al suo ordine, vittima più illustre fu Maria Stuart regina di Scozia, cattolica.
Fra i tanti fedeli a Roma che morirono in quel periodo vi è anche il beato Thomas Sherwood, nato a Londra intorno al 1550, fu messo quindicenne ad aiutare il padre nel suo commercio di stoffe, finché ottenne dai genitori, ferventi cattolici, il permesso di recarsi nel collegio inglese di Douai in Francia, per studiare e divenire sacerdote.
Ma ancora a Londra in attesa di trovare i mezzi economici per andare in Continente, incontrò per strada il giovane Giorgio Martin, figlio della cattolica Lady Tregonwell, il quale all’opposto della madre era fanaticamente contrario al cattolicesimo, questi riconosciutalo si mise a gridare “al traditore! Fermate il traditore!”. Subito arrestato, fu condotto davanti al giudice Fteetwood, accanito anticattolico, che lo sottopose a lungo interrogatorio circa la sua religione.
Tommaso argomentò che essendo Elisabetta stata scomunicata dal papa non era più da considerarsi regina; tanto bastò per essere rinchiuso prima nelle prigioni di Gatehouse a Westminster e poi trasferito nelle terribili prigioni della Torre, ove fu spesso torturato per estorcergli i nomi di altri cattolici.
Processato a Westminster fu condannato alla pena capitale per aver negato la supremazia spirituale della regina. La sentenza fu eseguita nel famigerato Tyburn di Londra il 7 febbraio 1578.
Anche la madre, dopo la sua esecuzione, fu imprigionata per 14 anni morendovi di stenti.
Beatificato da papa Leone XIII nel 1886.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-02-26

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